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CHI SONO

o chi penso di essere

franco costantini

Poeta, esperto di metrica, enigmista, fine dicitore: Franco Costantini sembra avere una vocazione naturale all’eclettismo e alla “contaminazione”. Con la pubblicazione del poema “Cavallegoria”, nel 1997, ha proposto una singolare attualizzazione dell’endecasillabo, fondendo l’epos e il comico, l’arcaico e il moderno, il dotto e il volgare… Dal 2000 insegna metrica, con un metodo rivoluzionario, presso numerose scuole e istituzioni: dall’Università per gli Adulti “Giovanna Bosi Maramotti” di Ravenna fino alla facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna, passando per vari licei di Ravenna e Bologna.

È stato nella Compagnia dei Lettori di “Ravenna Poesia” (già “Mercatino della Poesia”) per l’intera durata dell’associazione (quasi quarant’anni), e con tale associazione ha realizzato numerosi audiolibri poetici (e qualcuno in prosa); i primi libri dell’Iliade di Omero tradotta da Vincenzo Monti, interpretati dalla voce di Costantini, sono stati per molti mesi in testa alla hit-parade degli audiolibri poetici.

Costantini ha tenuto numerosi recital sui palchi dell’Emilia-Romagna e di molte altre regioni, spesso avendo come partner la fondatrice di RavennaPoesia: Maria Giovanna Maioli. Più volte ha prestato la voce ai personaggi degli scrittori Roberto Pazzi e Valerio Massimo Manfredi (in occasione delle presentazioni ufficiali dei loro libri), nonché ai versi di Mario Luzi, di Pietro Ingrao e di tanti altri poeti.

Nei suoi recital, spesso la poesia incontra l’armonia delle note. Costantini ha collaborato con numerosi musicisti, specie jazzisti: Fabrizio Bosso (tromba), Mauro Valli (violoncello), Javier Girotto, Carlo Actis Dato, Mario Marzi, Alessandro Scala e Piero Odorici (sax), Paolo Caruso, Stefano Calvano, Maurizio Asero (percussioni), Raimondo Raimondi, Claudio Lodati, Gigi Tartaull, Marco Rosetti, Daniele Santimone (chitarra), Luciano Titi, Julian Oliver Mazzariello, Natalio Mangalavite, Sam Gambarini, Stefano Ianne, Luca Bombardi (piano e tastiere), Irene Robbins, Silvia Donati (voce), la Lydian Sound Orchestra e Rossana Casale (con i quali ha realizzato – tra l’altro – un’originale spettacolo su “hard bop” e “hard boiled”, in cui le pagine di Chandler incontravano i brani dei jazzisti coevi), e tanti altri.

Ha spesso collaborato con RavennaTeatro e RavennaFestival; in recital danteschi (con Ivano Marescotti), in opere liriche (“Così muore Mimì”, cioè la Boheme rivisitata in chiave jazz da Cristina Muti; “Il viaggio di Roberto”, con regia di Pizzech), in musical (“L’ultima notte di Scolacium”, con Edoardo Siravo, regia di Cristina Muti Mazzavillani, musiche di Nicola Piovani).

In coppia con la Maioli, nel ’96 a Modena, è protagonista di una serata dedicata ad Eugenio Montale, e poi è interprete di Dino Campana in occasione del grande convegno sul poeta organizzato dal Comune di Faenza, alla presenza di Asor Rosa, Sanguineti e altri illustri personaggi della letteratura e della cultura italiane.
Nel ’97 ha interpretato il ruolo di protagonista nel cortometraggio per la tv L’Annusatore, prodotto dalla Regione Emilia Romagna, per la regia di Gianfranco Tondini.
Nel ’98 ha all’attivo quattro letture leopardiane durante la manifestazione Ravenna Bella di Sera, l’interpretazione dei versi di Vincenzo Monti (Casa Monti, Alfonsine, 3 settembre), ancora Leopardi recitato in coppia con Maria Giovanna Maioli (Bologna, 15 settembre). Nell’ottobre ’98 è stato scelto per un piccolo ruolo (sindacalista) nello sceneggiato Fine Secolo (regia di Gianni Lepre), andato in onda su RaiUno nell’autunno del 1999.
Il 28 novembre 1998, al Mama’s di Ravenna, in coppia con il percussionista Paolo Caruso, realizza Allucination 3#, nell’ambito della manifestazione Musica in Gioco: la performance consiste nella produzione di un video originale “neo-dada” (regia di Fabrizio Varesco) e nel commento sonoro (voce e percussioni) a 3 cortometraggi girati da Man Ray negli anni Venti.
Nel ’99, con Gianfranco Tondini e Paola Ravaglia, recita ne “La Costanza dei Timidi”, atto unico di Ugo Miccoli allestito a mo’ di “teatro di leggìo”. E, ancora per Ravenna Bella di Sera, in estate (in occasione del trentennale dell’allunaggio), presenta “Lun/azione poetica”, viaggio tra i versi dedicati al nostro satellite dai poeti di tutto il mondo. Con Tondini e Fabrizio Varesco interpreta poi il cortometraggio “In banchina” (una sorta di documentario sui portuali ravennati).
3 Settembre ’99: ancora in coppia col percussionista Paolo Caruso partecipa con una performance alla rassegna CORPOsaMENTE (Chiesa di S. Lorenzo, Filetto).
Ottobre ’99: interpreta il ruolo di un giornalista nel giallo in due puntate, diretto da Tescari, “Onora il padre” (titolo poi modificato in “Quarto comandamento”), trasmesso dalle reti Mediaset.
Nel 2000, ad Ascoli (su invito dell’assessorato alla cultura del Comune di Ascoli) recita le poesie di Franco Matacotta in una sorta di “dialogo in versi” con Sibilla Aleramo (interpretata da Giovanna Maioli). E la domenica prima di Pasqua, nella Basilica di San Francesco, a Ravenna, interpreta (assieme a Giovanna Maioli) il poemetto “Passione” di Mario Luzi, alla presenza dell’autore. L’evento fa parte del calendario ufficiale del Giubileo Ravennate.
Nel maggio 2002, ad Ascoli, in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria a Mario Luzi, su invito dello stesso Poeta, recita assieme a Giovanna Maioli una raccolta di versi tratti dalla silloge “Bruciata la materia del ricordo”.
Nel maggio 2003 scrive “Inferno 35”, libello satirico in terzine costruito come apocrifo dantesco (sottotitolo: “Dante e Virgilio nel girone dei guerrafondai”).
Il 19 giugno 2004 inaugura la Sala Dante della Biblioteca Comunale di Faenza con la lettura (preceduta da una introduzione didattica) del canto X del Paradiso.
Dal 2004 è direttore artistico della rassegna poetica estiva “O Musiva Musa”, promossa dal Comune di Ravenna nell’ambito di “Ravenna bella di sera”.
Nel 2005 scrive e interpreta “L’arte nel sacco” per il teatro di Conselice (nella stagione curata da Ivano Marescotti), assieme al fotografo Giovanni Zaffagnini, al pittore-scenografo Gino Pellegrini e al mimo Filippo Poppi.
Con Gino Pellegrini realizza anche, a Dozza, la performance “La vite maritata”, accompagnando l’azione pittorica di Gino con la recitazione di testi poetici (i due, negli anni a venire, realizzeranno vari altri spettacoli di “fusione” poesia-pittura).
Il 13 settembre 2005 recita il canto XXIV del Paradiso nella Basilica di San Francesco di Ravenna, durante la celebrazione del 684° anniversario della morte di Dante. Nei due anni successivi, nella stessa data e nello stesso luogo, celebra il “transitus” leggendo i canti XXV e XXVI del Paradiso.
Nel mese di ottobre del 2005 collabora con Daniele Panebarco alla realizzazione di un sito internet su Dante Alighieri, commissionato dal Ministero dei Beni Culturali (il sito è stato poi “sospeso” per mancanza di fondi): nel sito, Costantini presta la sua voce a molti brani della Commedia. Inoltre, scrive appositamente una “Divina Sintesi”, destinata in particolare al pubblico dei ragazzi, in cui le tre cantiche sono riassunte in soli 136 versi (naturalmente endecasillabi, organizzati in terzine dantesche a rima incatenata).
Il 31 dicembre 2005, invitato dal Comune di Lugo di Ravenna, recita un brano dantesco dall’alto della Rocca lughese, poco prima della mezzanotte, durante i festeggiamenti pubblici per il Capodanno.
Dal 2005, come attore di poesia, collabora con la trasmissione televisiva “Lo giuro sulla TV” (talk-show culturale condotto da Daniele Perini), in onda sul canale satellitare “È TV”; Costantini registra varie puntate, interpretando i massimi poeti italiani, da Dante Alighieri a Dino Campana.
Nel 2006 tiene (al Museo del Senio di Alfonsine) un corso introduttivo sulla metrica (dodici ore) per conto dell’Università degli Adulti di Alfonsine.

Sempre nel 2006 (a novembre) è chiamato dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bologna a svolgere, in qualità di docente, un modulo formativo di “Socio-metrica”. Nel modulo formativo, della durata di 8 ore, si analizzavano le possibili origini “biologiche” della metrica poetica (teoria dell’imprinting uditivo o dell’archetipo sonoro, teoria elaborata dallo stesso Costantini), nonché il “peso extra-poetico” di questa nelle relazioni sociali.

Nel maggio 2009 recita a Roma – assieme a Nancy Brilli e a Valerio Massimo Manfredi – in una versione teatralizzata del racconto “Il sogno di Ottavia”, appendice del libro “Marcello” (dello stesso Manfredi).

Nel luglio 2009 collabora (con Alessandro Emiliani, Luciano Titi, Fabrizio Varesco, Patrizia Magnani) alla realizzazione dello spettacolo “Eclisse di flauto”, al Planetario di Ravenna, in occasione del quarantennale dell’allunaggio.

Nell’agosto 2009 produce (assieme al compositore e musicista Luciano Titi) un omaggio a Dino Campana intitolato “L’orfica smania”.

Sempre nel 2009 pubblica “Thaleroneide”, il primo poema epico ambientato in un mondo virtuale di Internet.

Nel maggio del 2010, al Teatro Comunale di Russi, nell’ambito della rassegna jazz emiliano-romagnola “Crossroads” (patrocinata dalla Regione), realizza il proprio progetto “Bay City Blues”. Sul palco si fondono i testi dell’hard-boiled e le note dell’hard-bop: mentre Costantini interpreta Marlowe, recitando i testi di Raymond Chandler, la Lydian Sound Orchestra e Rossana Casale si cimentano nel jazz coevo (da Duke Ellington a Thelonious Monk), che si va emancipando dal be-bop tradizionale… Rossana Casale interpreta anche alcuni dialoghi chandleriani, in duo con Costantini.

Sempre nel 2011 partecipa a Ravenna Festival dando voce ad Angelo Berardi nello spettacolo “Il recitar suonando”, a fianco dell’orchestra del maestro Mauro Valli.

Nel settembre 2011 è chiamato dal PoesiaFestival di Modena a interpretare (assieme a Manuela Mandracchia, in una serata condotta dal filologo e critico Massimo Raffaeli) 4 premi Nobel per la letteratura: Carducci, Quasimodo, Montale, Fo.

In novembre 2011, al Teatro Rasi di Ravenna, si esibisce in uno spettacolo di prosa: Storia di Uno (testi di Paolo Pingani, regia di Gianfranco Tondini), in cui Costantini è l’unico attore in scena.

Nel 2011, assieme a Valerio Massimo Manfredi, porta in tournée, su diversi palchi dell’Emilia Romagna, lo spettacolo “Il mio nome è Nessuno”, dedicato all’Odissea di Omero.

Nel 2012 (così come nei due anni successivi, 2013 e 2014) Costantini è docente del seminario “Il VianDante”. Promosso da ‘Dante in Rete’, il seminario (25 ore all’anno) è riservato agli studenti delle scuole superiori di Ravenna, ed è finalizzato alla produzione di un piccolo spettacolo teatrale su un canto della Commedia. Le lezioni sono imperniate sull’analisi del canto, su alcune fondamentali nozioni di metrica, sulle tecniche di dizione e recitazione. Gli allievi di Costantini saranno poi assoldati da Ravenna Festival per l’interpretazione del XXI canto del Paradiso (il 9 giugno, alla Tomba di Dante, subito dopo il concerto in S. Apollinare Nuovo dedicato al “Vespro della Beata Vergine”).

Il 25 aprile celebra la Liberazione con un recital itinerante lungo le sponde del Senio (titolo: “Nel Senio della memoria”).

Nell’estate 2012, per Ravenna Festival, Costantini interpreta – nei chiostri della Biblioteca Classense – la “Regola del Silenzio” di San Romualdo.

Partecipa poi a Vicenza Jazz e Umbria Jazz, interpretando Thelonious Monk assieme alla Lydian Sound Orchestra; e ottiene lusinghiere recensioni da parte dei critici del settore (Franco Fayenz, Libero Farnè).

Il 23 marzo 2013 (ancora con la Lydian Sound Orchestra diretta da Riccardo Brazzale) è al Teatro Giacosa di Ivrea, voce recitante in “To Be or Not To Bop”.

Nel giugno 2013, per la Festa della Musica di Cesena, propone l’improbabile matrimonio tra anagrammi e canzoni d’autore: “Tenco Conte con te”; con Gianluigi Tartaull (chitarra e voce), Raimondo Raimondi (corde), Luca Vassura (piano e fisarmonica).

Sempre nel 2013, vicino alla Tomba di Dante di Ravenna, realizza un evento senza precedenti: Dante’s Corner. Durante il mese di luglio, tutti i giorni, per almeno 4 ore (ma talora anche 8) si  esibisce come ‘juke-box dantesco vivente’! Nelle oltre 150 ore di performance, Costantini recita (dall’opera omnia di Dante) qualsiasi brano sia richiesto dai turisti e dagli appassionati. Dante’s Corner ribalta il consueto rapporto palco-platea: è infatti il pubblico, con le sue richieste, a essere il vero regista dell’evento.

Alla fine del 2013, esce per i tipi di Imprimatur (Reggio Emilia), il poema epico “Totteide” (in 1800 endecasillabi), il primo poema dedicato a un moderno eroe dello sport. Per l’originalità dell’opera, Gianni Mura – su La Repubblica – inserisce Costantini nei “100 nomi dell’anno 2013”.

Nel 2014 Costantini torna a collaborare con Ravenna Festival: il 20 giugno, nel restaurato Palazzo Rasponi delle Teste, affianca Mauro Valli nello spettacolo “Violoncello barocco e misteriosi carteggi”, dando voce ad alcuni testi del musicologo Piero Mioli.

Dal 2014 inizia una collaborazione con l’associazione culturale “Il Glicine” negli appuntamenti mensili (“aperitivi letterari”) a Casa Guerrini (Sant’Alberto), interpretando numerosi poeti italiani e stranieri (Dante, Petrarca, Pascoli, Carducci, Leopardi, D’Annunzio, Campana, Prevert, Garcia Lorca, Majakovskij, Whitman, Baudelaire, Borges, Rimbaud, ecc.).

Il 30 marzo, al teatro Binario di Cotignola, partecipa allo spettacolo “Circe e i suoi doni” (con Francesca Tuscano e Giovanni Scardovi; da un’idea di Marilena Spataro).

Nell’agosto 2014 è chiamato a Catanzaro per sostituire Gerard Depardieu nel ruolo del conte normanno Ruggero d’Altavilla, in un musical diretto da Cristina Muti (con musiche di Nicola Piovani): “L’ultima notte di Scolacium”.

Nel dicembre 2014 interpreta Vittorio, il protagonista narratore, nell’opera lirica “Il viaggio di Roberto” (un treno verso Auschwitz), prodotta dal Teatro Alighieri di Ravenna (testo di Guido Barbieri, musica di Paolo Marzocchi, regia di Alessio Pizzech). L’opera è poi replicata, nei due mesi successivi, in vari teatri della Regione Emilia-Romagna, anche per il pubblico delle scuole.

A settembre, in piazza Dora Markus, a Marina di Ravenna, propone un “omaggio a Montale” con l’attrice Francesca Viola Mazzoni e il sassofonista Alessandro Scala.
Fra il 2014 e il 2015 è due volte premiato a Firenze: dapprima come divulgatore dantesco (premio conferito dall’associazione fiorentina La Pergola Arte), e poi come dicitore poetico (premio gemello “Poesia nelle corde”, ottenuto assieme al chitarrista Raimondo Raimondi, in occasione di un recital  tenuto allo storico caffè letterario Giubbe Rosse).

Nel marzo 2015 interpreta Leopardi al teatro Fellini di Faenza, a fianco del pianista Denis Zardi che esegue brani di Chopin, mentre Lorenzo Cecchinelli illustra le numerosissime analogie tra il poeta e il musicista…

Nell’aprile del 2015, per la rassegna “Early Music Festival”, a Pesaro, recita accanto a Mauro Valli, che esegue alcune suites per violoncello di Gabrielli e Bach.

Nel giugno 2015, per Ravenna Festival, è protagonista, con Ivano Marescotti, del recital “Ravenna canta il suo Dante”, al teatro Alighieri.

Sempre con Marescotti, a Faenza, inaugura una retrospettiva del maestro ceramista Guerrino Tramonti, nell’omonimo museo.

A fine giugno partecipa a KickOff 2015, allo stadio Manuzzi-Orogel di Cesena, invitato dalla Federazione Italiana Giuoco Calcio: discute di calcio e cultura con personalità del cinema, della televisione, dell’arte, del mondo imprenditoriale (tra questi, il direttore di RaiTre Andrea Vinello, l’attrice Cristiana Capotondi, il teorico dell’arte Francesco Cascino…).

E, a luglio, recita Dante alla Rocca Sforzesca di Bagnara di Romagna.

Nel settembre 2015 – al Palazzo della Croce Rossa di Ravenna – riceve il “diploma di merito” (per la sue doti recitative) da LAPS (Libera Associazione Poeti Scrittori, di Fucecchio, Firenze), in occasione di un omaggio a Dante all’interno della cerimonia di gemellaggio tra le associazioni LAPS e IL GLICINE di Savarna.

Il 16 ottobre del 2015 è chiamato a Firenze (nella sala del Gonfalone di Palazzo Panciatichi, sede della Regione Toscana) a recitare i versi di Ottavio Martini (“Il tramonto del sole” e “L’ultimo addio”): straordinarie terzine dantesche composte in trincea sul Carso (e subito dopo la prima guerra mondiale) da un semplice contadino di Lucolena.

Nel 2016, su richiesta della Fondazione Guerrino Tramonti, promuove a Faenza – come direttore artistico – la rassegna “Vocazione e ProVocazione”: dieci appuntamenti nel Museo Tramonti, dedicati alla funzione artistica della critica e alla funzione critica dell’arte.

Nel gennaio 2016, al Teatro Fellini di Faenza, tiene il seminario “Vola alta, parola”, nell’ambito dei corsi MasterTheatre (altri due corsi sono tenuti dalle attrici Gabriella Rusticali e Claudia Gallegati): in 4 appuntamenti (otto ore complessive), Costantini insegna i rudimenti della metrica e della recitazione poetica.

A Febbraio torna a insegnare la Commedia ne “Il VianDante”, seminario di 20 ore promosso da ‘Dante in Rete’: per la prima volta, tra gli studenti partecipanti ci sono anche ragazzi delle scuole elementari e delle medie inferiori.

Il 19 febbraio doppia performance: nel pomeriggio, realizza due ore di spettacolo – col chitarrista Raimondo Raimondi – sul tema del risparmio energetico e dell’economia ecostenibile, all’interno del supermercato Coop di via Faentina, nell’ambito della giornata “M’illumino di meno”, promossa da LegAmbiente; la sera, affianca Gian Ruggero Manzoni in “Ruggero l’Apostata” (“Quando ripudiare valori diventa un valore”, secondo appuntamento della rassegna “Vocazione e ProVocazione”, al museo Tramonti di Faenza).

Tra febbraio e marzo, nella Basilica di San Francesco di Ravenna, presta la voce a Dante nel trittico di appuntamenti dedicati a Inferno, Purgatorio e Paradiso. I tre appuntamenti sono basati sulle musiche originali (ispirate appunto a Dante) composte dalla pianista basca Koro Izutegui: a eseguirle la stessa pianista, l’orchestra e il coro della Cappella Musicale di San Francesco (diretti da Giuliano Amadei). A fianco di Costantini anche l’attrice Chiara Lagani (Fanny e Alexander), che interpreta alcuni testi delle Sacre Scritture.

Il 6 marzo, al Teatro Fellini di Faenza, Costantini (assieme al chitarrista Raimondo Raimondi) propone lo spettacolo “Il RicorDante” (“Dall’Inferno al Paradiso… passando per Faenza”).

Sempre in marzo, Costantini scrive, realizza e interpreta – venerdì 25, nell’ambito della rassegna “Vocazione e ProVocazione” – la performance “Tum Tum Tumulo”: un concerto-conferenza sulla relazione “musica-morte-rinascita”; al suo fianco, Stafano Calvano (percussioni e fiati).

Il 5 maggio, al Teatro Binario di Cotignola, propone “Nereide Cervese” (del poeta Giovanni Strocchi); alla presenza dell’autore, di Gian Ruggero Manzoni (in veste di critico) e di Raimondi Raimondi (chitarra).

Il 6 maggio, al Museo Tramonti di Faenza, presenta e interpreta il lavoro poetico di Gabriella Montanari (“Arsenico e nuovi versetti”), accompagnato dalla stessa autrice e dalle percussioni di Stefano Calvano.

Sempre a maggio, inaugura la “stagione dantesca” di Ravenna Festival interpretando “Cantica Dantesca”: per una settimana, ai Chiostri Francescani, recita i versi dell’Alighieri accompagnato da Elena Sartori, Sara Bino, Elena Biscuola, Elisa Bonazzi e Anna Pia Capurso (Melodi Cantores).

In giugno recita ancora Dante (assieme a Ivano Marescotti) alla Camera di Commercio di Ravenna, durante il convegno “Il senso ritrovato” promosso dal PLEF.

Ad agosto inizia a collaborare con “Il Legionario”, un portale dedicato ai tifosi della Roma calcio (gestito dalla video-maker “Ermes79”); a cadenza settimanale, Costantini produce originali commenti sportivi, utilizzando versi e anagrammi; la collaborazione dura tuttora.

In agosto è da segnalare anche la serata ravennate del 31 (che conclude la 13esima edizione di “O Musiva Musa”): “Scespiriana”, un omaggio al bardo di Stratford in cui Costantini è affiancato da Edoardo Siravo, Gabriella Casali, Raimondo Raimondi e Maurizio Asero.

Poco dopo scrive – con l’amico poeta Paolo Pingani – i testi (anche in versi) che accompagnano la rivisitazione jazz della Boheme di Puccini, per la regia di Cristina Muti. Lo spettacolo (con il titolo “Così muore Mimì”, e con la parte musicale curata da Simone Zanchini) esordisce il 3 dicembre al Teatro del Giglio di Lucca; qui Costantini interpreta Giacomo Puccini.

A settembre, in piazza Dora Markus, a Marina di Ravenna, propone un “omaggio a Montale” con l’attrice Francesca Viola Mazzoni e il sassofonista Alessandro Scala.

Il 27 ottobre, al Teatro Alighieri di Ravenna, partecipa al concerto-spettacolo “Duga-3”, del compositore Stefano Ianne (presentato da Jocelyn; con Stefano Calvano alle percussioni; Mario Marzi ai sax; e la partecipazione della performer persiana Aram Ghasemy). Nello spettacolo (che sarà poi replicato l’anno seguente al Teatro Miela di Trieste, nell’ambito del “Piano Festival”), Costantini recita propri endecasillabi composti per l’occasione.

In novembre (il 9) è invitato dal Dicastero della Cultura di San Marino a recitare i propri endecasillabi nella Sala Montelupo del Castello di Domagnano (titolo della serata: “La cultura è un’arma”).

Nel marzo 2017, al Mama’s Club di Ravenna, realizza lo spettacolo “Luna e l’altra” (con Catia Gori, voce; Gianluigi Tartaull, voce e chitarra; Luca Bombardi, piano; e la partecipazione dell’artista Mariella Busi De Logu).

Cura poi per Jazz Network la parte testuale della rassegna “Jazz & Poetry”: 4 appuntamenti in cui recita a fianco dei musicisti Fabrizio Bosso, Julian Mazzariello, Javier Girotto, Natalio Mangalavite, Alessandro Scala, Sam Gambarini, Silvia Donati, Daniele Santimone.

Il 24 settembre 2017, nella Basilica di San Francesco di Ravenna, presta la propria voce ai versi dell’Alighieri, in occasione del concerto “Dante, un viaggio nella comedia”, opera del compositore Matteo Ramon Arevalos.

Il 18 ottobre, a “La Tenda” di Modena, torna a interpretare Monk con la Lydian Sound Orchestra e la cantante Vivian Grillo.

Cura infine, per il Museo Tramonti di Faenza, la rassegna “Libertà di creare – Creare la libertà”, una serie di appuntamenti poetico-musicali tra i quali segnaliamo “Ianne Ià”, performance con il compositore-polistrumentista-inventore Stefano Ianne.

Nel giugno 2018 scrive per Ravenna Festival un monologo dedicato a Ermanno il Contratto, e lo interpreta (curando anche la regia) a San Vitale, col titolo di “Hermann”: sacra rappresentazione per controtenore (Carlo Vistoli), tre viole da gamba, cornetto e voce recitante; musiche di Paolo Baioni.

È poi “ospite” (recitando alcuni endecasillabi da lui dedicati a Che Guevara) del progetto “No Mads”: un cd di musica jazz con Stefano Calvano, Irene Robbins, Carlo Actis Dato e Claudio Lodati.

Nel febbraio 2019, ai “Mulner” di Ravenna, assieme a Francesca Viola Mazzoni, propone una versione ridotta del suo “Omaggio a Montale”.

Nel 2019, alla cava Marana di Brisighella, interpreta Dante assieme a Ivano Marescotti e il duo Bellavista-Soglia (pianoforte e marimba), in un suggestivo “recital ipogeo”.

Nel 2020, con Giovanna Vigilanti e Cesare Flamigni, fonda l’associazione culturale “Tutti meno uno” («Che tutti i sogni tuoi s’avvêrin presto; / sì, TUTTI MENO UNO: questo agogno». / «Perché “men uno”? Strano augurio, questo…» / «Cos’è mai l’uomo, senza manco un sogno?»).

Nel 2021, oltre a esibirsi in due recital danteschi, entrambi con Ivano Marescotti (“Dante Vivo”, 3 luglio, antico porto di Classe; festival “I suoni, le parole”, 30 luglio, Brisighella), interpreta il canto XVII del Paradiso nello spettacolo di Ravenna Festival “Verso Paradiso”: una maratona con lettura integrale dell’ultima cantica, dal tramonto del 25 giugno fino all’alba del 26 giugno.

A luglio esce, per i tipi di Marsilio Editore, il suo primo romanzo, scritto “a sei mani” con Mirta Contessi e Leonardo Fedriga: “Albeggerà al tramonto”, firmato con lo pseudonimo Marco Trionfale (che è l’anagramma dei nomi dei tre autori: Mirta-Franco-Leo).

Il 24 settembre 2022 recita nella sacra rappresentazione “La Voce e il Miracolo”, al santuario di Montepaolo (Dovadola, FC), proprio dove (esattamente 800 anni prima) Sant’Antonio da Padova aveva tenuto la sua prima orazione; accanto a Costantini il basso Paolo Frapoli, il soprano Sara Bruschi, la pianista Serena Perego e il coro Mantegna Consort di Padova diretto da Alex Betto.

Pochi giorni dopo, il 28 settembre, in un convegno sull’eroicomico, i ricercatori dell’Università di Pisa dedicano la loro attenzione agli eredi del Tassoni: e “Cavallegoria” di Costantini è l’unico poema italiano della modernità al quale sia dedicata una sessione (con lusinghiera relazione di Antonio Borrelli).

Il 19 ottobre, al Rasi di Ravenna, interpreta “il Vate” nello spettacolo “Dante che canta e incanta”, della regista e attrice bulgara Evelina Drianovska. Lo spettacolo, sostenuto dall’Istituto Bulgaro di Cultura, vede la partecipazione degli allievi dei laboratori teatrali della stessa Drianovska, nonché di due noti attori di Sofia: Dina Shosheva e Velizar Emanuilov.